Tutto partì con un’autoproduzione: Bone

La nostra rubrica dedicata alle “autoproduzioni famose” continua negli Stati Uniti con Jeff Smith e il suo Bone

Molt* di noi hanno conosciuto Jeff Smith e la sua opera più famosa, Bone, grazie all’edizione integrale pubblicata da Bao Publishing nel 2014. La storia di questo fumetto risale però al 1991, quando il suo autore cominciò ad autopubblicarsi per raccontare la sua storia. Nel corso del tempo, il fumetto vinse numerosi premi tra svariati Eisner e Harvey Awards.

Ma non diamo cose per scontate: cos’è Bone? Bone è una saga a fumetti che comincia come un’avventura umoristica alla Zio Paperino e Zio Paperone, per poi diventare un fantasy fiabesco con toni dark. I protagonisti sono Fone Bone e i suoi due cugini Phoney Bone e Smiley Bone, cacciati dalla città di Boneville. I tre cugini, dopo aver attraversato il deserto, si ritrovano in una vallata sconosciuta, abitata da esseri umani e da altre creature fantastiche, e faranno amicizia in particolare con una ragazza di nome Thorn e con sua nonna, Rose. I Bone non sono esseri umani, ma bianchi personaggi tondi che ricordano un mix tra i fumetti Disney e di Walt Kelly.

Inizialmente Bone venne pubblicato in 55 albi a cadenza irregolare, distribuiti tra il 1991 e il 2004 dall’etichetta indipendente fondata da Jeff Smith appositamente per stampare questo fumetto, la Cartoon Books. Nello specifico, la Cartoon Books pubblicò i numeri tra l’1 e il 20, l’Image Comics quelli tra il 21 e il 27 e di nuovo la Cartoon Books quelli tra il 28 e il 55.

I primi “germogli” di quello che diventerà Bone risalgono all’infanzia dell’autore: Smith disegnò all’età di cinque anni il primo personaggio che aveva delle caratteristiche simili a quelle di Phoney Bone. In seguito, dai dieci anni, l’autore cominciò a realizzare i primi fumetti con protagonisti queste creature.

Mentre frequentava la Ohio State University, dove studiò arte e giornalismo, Smith disegnò per il giornale dell’università The Lantern una striscia chiamata Thorn (come la protagonista femminile di Bone), in cui appaiono anche i cugini Bone. La striscia durò per quasi quattro anni, durante i quali l’autore poté affinare il suo stile e il suo storytelling.

Dopo un’esperienza nel mondo dell’animazione, Smith cominciò ad autopubblicare Bone tramite la Cartoon Books. All’inizio si occupava di ogni aspetto, non solo della realizzazione del fumetto ma anche delle fasi di stampa, della distribuzione e delle spedizioni. Questo non lo aiutava di certo a concentrarsi sulla sceneggiatura e sui disegni, ostacolando la produzione della serie. A questo punto entrò in scena la moglie di Smith, Vijaya Iyer, che lasciò un lavoro alla Silicon Valley per occuparsi degli aspetti “business” di Bone, diventando la Presidente della Cartoon Books. Le vendite dei fumetti iniziarono ad aumentare.

Dopo la conclusione della serie nel 2004, Smith realizzò diversi spin-off tratti dalla serie e da anni diversi studi si sono offerti di adattarla sul grande o piccolo schermo. Nell’ottobre del 2019, Netflix ha annunciato di star lavorando ad una serie animata… che non vediamo l’ora di vedere!

Intanto, però, quel gran volumone che raccoglie tutte le avventure di Bone ci aspetta per essere riletto e risfogliato, invitandoci a scoprire dettagli fantastici e angoli oscuri che non avevamo ancora notato.