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Tizzoni d’Inferno!
No, non è un’imprecazione (anche se ci starebbe bene), ma il nome di un podcast che da anni viene condotto da Tito Faraci, sceneggiatore che nella sua lunga carriera ha scritto veramente di tutto, lavorando per Disney, Bonelli, Marvel e compagnia bella.
Attualmente è anche il curatore della collana a fumetti Feltrinelli Comics e, appunto, conduttore di Tizzoni d’Inferno, un podcast sui fumetti di Querty (che ha un sacco di podcast fighi. Podcast fighi che aspettano di essere ascoltati dalla sottoscritta. Sottoscritta che non sa bene quando ascoltare tutti questi podcast. Ma con l’organizzazione si ottiene tutto, no? :D)
Quest’estate ho trascorso il mio tempo dedicato alle pulizie a recuperare la maggior parte possibile delle puntate di Tizzoni d’Inferno (insomma, un podcast sui fumetti: perché non lo avevo ancora ascoltato?!) e, finalmente, martedì sera io e Marco a nome del Mecenate Povero abbiamo assistito live alla 79° puntata! (che possiamo già ascoltare su Querty)
Una delle cose particolari di questo podcast è sicuramente la sua location: un’enoteca lungo il Naviglio Grande, Il Secco, che è anche a due passi dalla Supergulp (prima o poi ripasserò per recuperare il secondo volume di Gli Orchi Dei, giuro), quindi ancora meglio. Di vino non ne capisco nulla perché più sta lontano da me e più sono contenta, però lì dentro fanno anche delle ottime schiacciatine di accompagnamento 😀 #sappiatelo
Cooomunque il locale è molto intimo e crea una bella atmosfera per un podcast che, oltre ad essere interessante (per chi legge ma anche per chi non legge fumetti, dato che spesso si va a parlare di musica, di libri e anche di attualità), è anche molto divertente per il pubblico (poi sicuramente anche il vino aiuta a rallegrarsi… immagino).
Come in ogni puntata da un po’ di tempo a questa parte, alla “postazione microfono” troviamo, oltre a Tito Faraci, anche Lavinia Caradonna (che ad ogni puntata suggerisce titoli fumettosi stra-belli, cosa che mi fa pensare “Aaaargh, devo trovare un modo di recuperare pure quelli!” #povertà #bibliotechehelp) e Matteo Scandolin che, oltre ad assomigliare a Chandler Bing, è anche uno dei “capoccia” di Querty: una persona super-disponibile che sta aiutando il Mecenate Povero a… vabbeh, ma questa parte la scrivo a fine articolo 😀
Mi trovo il mio angolino per ascoltare/vedere la live (e sgranocchiare schiacciatine), Marco comincia a collaudare la macchina fotografica nuova e… parte il podcast!
Un podcast standard di Tizzoni d’Inferno funziona più o meno così: una serie di ospiti intervengono uno dietro l’altro, per parlare di fumetti e dintorni e, se sono autori, anche per presentare le loro novità; poi si aggiunge un numero variabile di personaggi dell’ultimo momento. In questo caso, i “personaggi dell’ultimo momento” siamo proprio io e Marco… ma, ripeto, un passo alla volta 😀 (non capisco perché voglia a tutti i costi raccontare qualcosa che è accaduto alla fine della serata, sarà che sono stra-contenta di questo qualcosa? Chissà)
L’ospite che inaugura questa nuova puntata di Tizzoni d’Inferno è Alessandro Baronciani, che solo un paio di weekend fa ha presentato la cerimonia (anche se mi fa brutto chiamarla “cerimonia”, parola che presuppone qualcosa di barboso) dei Premi Boscarato, durante il Treviso Comic Book Festival. Alessandro ci racconta di Negativa, la sua ultima graphic novel pubblicata da Bao Publishing: un thriller inquietante e atipico, così come atipico è il modo in cui viene sfogliato e vissuto dal lettore.
Ma, come già accennato, a Tizzoni d’Inferno non si parla “solo” di fumetti: come dice più volte Tito Faraci, anche la letteratura può essere un ottimo medium per raccontare storie e, anzi, meriterebbe la stessa attenzione che dedichiamo al fumetto. Quindi finiamola di far finta di leggere Topolino, quando in realtà stiamo leggendo I Promessi Sposi! (perché è proprio questo che continua a succedere nelle scuole italiane. No?)
Il prossimo ospite è Marco Rossari, co-autore insieme a Veronica Raimo di Le Bambinacce, una raccolta di poesie illustrata da Mariachiara Di Giorgio. Le poesie narrano, con la stessa giocosità di una filastrocca, di una serie di bambine che scoprono di avere una cosa / tra le gambe, / sotto le mutande. Nel podcast l’autore legge una di queste poesie, che vi consiglio di ascoltare perché è stata veramente carina 😀
Insomma, ci sta uscire a volte dal fumetto per raccontare linguaggi visivi e narrativi diversi: perché limitarsi, quando si può scoprire qualcosa di nuovo e bello?
Ma alla fine sempre al fumetto si torna, e questa puntata lo fa con Isabella Di Leo e il suo fumetto Triplo Guaio: prima webcomic, ora anche libro stampato grazie a Becco Giallo. Non è un caso che questa autrice sia stata invitata proprio a ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno: Triplo Guaio è un fumetto autobiografico, attraverso il quale Isabella Di Leo riesce a fare autoironia sul carciroma mammario triplo negativo che ha affrontato per sette lunghi mesi di cure. Nella puntata trovate la conversazione completa tra Lavinia Caradonna e l’autrice.
E poi, dopo tutti questi interventi mega-interessanti, arriviamo noi: il Mecenate Povero, che da un anno e mezzo dedica una parte consistente della vita mia e di Marco alla divulgazione di fumetti indipendenti e autoprodotti (e alla parola “divulgazione” includete pure la parola “fangirlismo”, perché alla fine siamo delle fangirl e vogliamo che tutti sappiano quanto le Self Area siano il posto più prezioso di ogni fiera del fumetto).
Abbiamo approfittato di questa puntata di Tizzoni d’Inferno per fare un annuncio importante, riguardo una “cosa” che stiamo preparando da settimane e che stiamo ancora continuando a preparare: la nuova stagione di Podcast Povero, che dalla seconda metà di novembre diventerà un podcast di Querty! *cuori cuori cuori ovunque*
Avevamo già fatto una prima stagione di podcast, una sorta di “stagione zero”, e ora siamo pronti a riprendere facendo un po’ più sul serio e viaggiando per l’Italia, a caccia di fumettisti indie da importunare 😀
Sarà una meravigliosa stagione, molto avventurosa per noi, e non vediamo l’ora che comincino ad uscire le prime puntate! (puntate che dobbiamo ancora registrare, ma ehi, già da questo weekend si comincia!)
E comunque andate ad ascoltare la nostra breve chiacchierata a Tizzoni d’Inferno, che Marco ha detto una cosa stra-carina sugli autori indipendenti che raccontano la loro vita dal divano.
Grazie intanto a quelli di Querty per averci dato questa possibilità, e a Tizzoni d’Inferno per averci ospitato 😉 Alla prossima serata al Secco!
Concludo con un’osservazione random: eravamo in tre con la erre moscia, che bello, mi sono sentita tra i miei simili 😀
[Foto di copertina di Marco La Fratta]